Le cronache di Narni (a), la città umbra che ispirò C.S. Lewis

Ci sono molte possibilità che le “Cronache di Narnia”, la serie di storie fantastiche scritte dallo scrittore britannico Clive Staples Lewis e da cui sono stati tratti i famosi film della Disney, siano stati ispirati dalla piccola cittadina umbra di Narni.

Franco lasciate alle spalle le incredibili mummie di Ferentillo e la splendida Foresta Fossile di Avigliano, ha deciso di aggirarsi ancora nei pressi di Terni, dove, in sella al suo vespino rosso, incontra un cartello con le indicazioni per Narni.

Arrivato in città, assetato, entra in un bar e dopo aver bevuto una bella bevanda fresca, incomincia a fare due chiacchiere col barista. Questo signore gli racconta delle bellezze della città: “Lo devi vedere assolutamente il castello, è enorme e domina tutta la valle. Il suo nome è la Rocca di Albornoziana e sotto di esso scorre un fiume limpidissimo”.

“Al suo interno c’è un grosso leone in pietra di origine romana che è stato ritrovato nel 1930. Non ha un’aria aggressiva, anzi, ha dei tratti gentili e mansueti” continuò il barista.

Convinto che ne valeva la pena Franco decise di raggiungere questi posti. Uscendo dal bar nota che il simbolo della città di Narni è un grifone, animale mitologico che ha la testa d’aquila e il corpo di un leone.

Mentre si avvia verso il castello Franco non fa altro che pensare che queste cose le ha già viste, non gli sono per niente nuove.

Arrivato al castello, meraviglioso e imponente come il barista lo aveva descritto, nota che li nei paraggi, presso la via Flaminia c’è un’ara sacrificale. Anche questa gli ricorda qualcosa.

E proprio su quest’ara sacrificale finalmente ricollega tutte le tessere del mosaico e ricorda che queste cose le ha già viste nel film della Disney “Le cronache di Narnia”.

Finalmente ci è arrivato pure Franco, quasi non ci speravo più!

Effettivamente la città di Narni era chiamata dai romani Narnia, nome che deriva dall’odierno fiume Nera, chiamato un tempo Nahar.

Vediamo le similitudine con gli scritti di Lewis:

  •  La Rocca di Albornoziana è arroccata su una roccia, proprio come il castello descritto nel libro;
Rocca Albornoziana

Scorcio della Rocca Albornoziana

Castello di Narnia

Un bozzetto preparatorio del castello di Narnia

  •  Il leone in pietra dall’aria gentile sembra essere proprio Aslan il leone protagonista delle storia di Lewis;
Il leone di Narni

Il leone della Rocca di Albornoziana

Aslan il leone di Narnia

Aslan il leone di Narnia

  • Il grifone, simbolo della città, è uno dei personaggi presenti nelle cronache;
Il grifone di Narni

Il grifone simbolo della città di Narni

I grifone di Narnia

I grifoni che aiutano Peter nelle Cronache di Narnia

  • L’ara sacrificale ricorda la tavola di pietra dove Aslan muore per poi risorgere.

 

Ara sacrificale di Narni

L’ara sacrificale di Narni

Tavola di Pietra di Narnia

La tavola di Pietra dove Aslan muore e risorge

A conferma di queste impressioni ci viene in soccorso una dichiarazione del biografo di C.S. Lewis, il signor Hooper, che ricorda che lo stesso scrittore gli ha dato una cartina della regione in cui aveva sottolineato la città di Narni, la via Flaminia e altre tragitti.

Copia cartina Lewis

Copia della cartina di C.S. Lewis data a Hooper

Questo aneddoto si concilia perfettamente con il fatto che C.S. Lewis, professore di Cambridge, conosceva approfonditamente i classici latini e l’odierna città di Narni è citata più volte da diversi autori della letteratura latina. Tacito nei suoi annuali ne parla esplicitamente, come fa del resto anche Livio nelle “Historie”. Plinio il Vecchio parla del suo clima secco durante la stagione delle piogge, mentre Plinio, il giovane stavolta, mette in evidenza la qualità dei suoi bagni.

Ci sono cose nel nostro paese che vengono ammirate dagli abitanti e studiosi di altre nazioni, mentre noi non ne capiamo la bellezza e la particolarità…non siete d’accordo?

Certezze al riguardo non si hanno, ma se è vero che tre indizi fanno una prova, beh, allora possiamo dire che questi fantastici testi Fantasy in realtà sono le cronache di Narni(a), la città che ispiro le opere di C.S. Lewis.

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Simone Alberio

Romano di nascita ma con orgogliose origine sicule, studio Organizzazione e Marketing per la comunicazione d'Impresa presso La Sapienza di Roma. Amo la letteratura, l'arte e la musica Blues (Muddy Waters è il mio cantante preferito).