Il Museo delle Mummie e la Foresta Fossile

Dopo aver trascorso un piacevole fine settimana nell’incantevole Capitale, il nostro amico Franco ha deciso di dirigersi in Umbria. La sua prima tappa è stata Terni ed in particolar modo le località di Ferentillo e Dunarobba. Sembra proprio che a stuzzicare la sua curiosità siano state le interessanti notizie relative al “Museo delle Mummie” e alla “Foresta Fossile”.

Il Museo delle Mummie, custodito nella cripta romanica della chiesa di Santo Stefano di Ferentillo, conserva circa una ventina di corpi mummificati (il più antico ha più di 4 secoli) ben visibili in teche di cristallo, scoperti nel 1805. L’ottima conservazione naturale dei cadaveri è dovuta all’atmosfera secca dei sotterranei, unita all’azione di particolari microorganismi.

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Le Mummie di Ferentillo sono un fenomeno particolarissimo di interesse nazionale ed internazionale. Si tratta di una realtà unica nel suo genere; se in Italia è possibile trovare delle mummie non è certo possibile trovarne di questo tipo.

Tra i vari corpi mummificati riconosciamo: il soldato napoleonico impiccato, due giovani sposi cinesi morti di colera dopo un viaggio a Roma, l’avvocato del paese ucciso con una coltellata, una ragazza morta di parto con il bambino appena nato, il gobbo Severino. In alcune mummie si possono ancora scorgere i peli della barba o dei baffi, in altre le piaghe segno della malattia che ne ha causato il decesso. Due di esse conservano, invece, tracce di abbigliamento. Inoltre, un centinaio di teschi ben allineati, contribuiscono a creare un’atmosfera molto particolare e suggestiva.

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Sempre rimanendo in tema di “Mummie”, terminata la sua prima visita, Franco si dirige verso il comune di Avigliano Umbro alla volta della Foresta Fossile, un dei siti paleontologici più importanti del mondo. All’interno sono presenti una cinquantina di tronchi di alberi mummificati e non fossilizzati, ancora visibili nel loro legno originario.

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Il diametro dei tronchi fossili varia da 1 metro a 4 e le altezze possono arrivare fino a 8 metri. Tuttavia recenti sondaggi hanno dimostrato la presenza di lembi di legno fino a 25 metri di profondità rispetto all’attuale piano di scavo. Grazie agli esami condotti utilizzando i moderni strumenti scientifici, si può affermare con certezza che si tratta di un bosco di conifere del genere Taxodion, probabilmente una forma estinta di sequoia che può raggiungere i 100 metri di altezza, esistente solo in una ristretta zona della California.

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E’ inoltre stato accertato che la Foresta Fossile di Dunarobba è vissuta 3 milioni di anni fa, alla fine del Cenozoico e precisamente nel Pliocene superiore, sulla sponda di un immenso lago che solcava tutta l’Umbria, che a quel tempo era caratterizzata da un clima caldo umido dove vivevano leoni, scimmie, rinoceronti e mammuth.

Insomma, una giornata davvero particolare per il nostro amico Franco, che è tornato indietro nel tempo lasciandosi incuriosire da quel che rimane di una vita passata. Ogni volta le sue storie singolari e interessanti non smettono mai di stupirci. Ebbene, quali curiosità ci racconterà la prossima volta il nostro caro amico avventuriero? Lo scopriremo presto…

 

 

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Alessia Carrano

Laureata in Comunicazione e Marketing. Aspirante Brand Manager e Cantante. Appassionata di Musica e delle sue molteplici forme d'espressione. La buona cucina, i paesaggi mozzafiato, i film emozionanti e i libri avvincenti, sono i piaceri della vita a cui non potrei mai rinunciare.

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