La Serenissima di San Marino

SAN MARINO

Dopo essersi divertito a guidare la sua inarrestabile vespa tra le mille curve delle incantevoli colline toscane, Franco arriva nella più antica repubblica del mondo dopo quella romana, ossia la Serenissima Repubblica di San Marino, eletta il terzo paese più piccolo d’Europa.

Vista dall'alto della Serenissima

Vista dall’alto della Serenissima

Nella leggenda delle sue origini c’è già tutto lo spirito d’indipendenza che ha sempre contraddistinto le sue genti. Essa narra che “Marino”, un lavoratore della pietra proveniente dalle coste della Dalmazia, avesse trovato rifugio sul monte Titano con un gruppo di confratelli per sfuggire alle persecuzioni religiose. Proprio su questo monte e sul territorio collinare circostante fondarono quella che si sarebbe chiamata “Repubblica di San Marino”.

La città di San Marino è conosciuta come “Antica terra della libertà” perché sin in dalle origini il principio accomunante per tutti i sammarinesi è sempre stato il “Nemini teneri“, ovvero il “non dipendere da nessuno“, il preservare a tutti i costi quella libertà e indipendenza conquistata con tanta fatica. Fu proprio grazie a questo principio che la Comunità riuscì a difendersi dalle costanti minacce che ne misero a dura prova la solidità durante tutto il periodo Medioevale.

Vi lascio liberi dall’uno e dall’altro uomo”, queste le parole che il fondatore Marino avrebbe detto ai suoi seguaci, liberi dall’ Imperatore e dal Papa.

Il nostro amico Franco si ritrova così in questo suggestivo borgo dove la storia sembra essersi fermata al medioevo e dove si percepisce nell’ aria la diversità che contraddistingue questa repubblica dall’ Italia, nonostante essa si trovi al centro della penisola.

Ciò che lo ha incuriosito di più è il fatto che, oltre ad avere leggi proprie, usi e costumi indipendenti, la Serenissima negli atti ufficiali interni conta gli anni dalla sua fondazione: l’anno comincia il 3 settembre, e termina il 2 settembre dell’anno successivo. Nei rapporti internazionali, San Marino utilizza la data nel doppio formato, indicando la sigla dFR (dalla fondazione della Repubblica).

La sua bandiera è rappresentata da due bande orizzontali di uguali dimensioni: quella superiore è bianca, che rappresenta la neve, e quella inferiore è azzurra, raffigurante il cielo. Al centro della bandiera è presente lo stemma nazionale, che raffigura il monte Titano con ben evidenti le tre rocche della capitale dello stato, Città di San Marino: Cesta, Guaita e Montale. Ciascuna delle tre verdi cime del monte è sormontata da una torre d’argento merlata, distinta di nero e con in cima una penna di struzzo di colore argento. Per ornamento esteriore porta due rami divergenti di color verde: d’alloro quello posto a sinistra, di quercia quello a destra. I rami sono legati in basso da un nastro che reca la parola latina «Libertas», ovvero libertà.

Dettagli stemma di San Marino

Dettagli stemma di San Marino

Si racconta, infine, una leggenda urbana la quale sostiene che nel 1996 San Marino e la Svezia abbiano firmato il trattato di pace che pose fine ufficialmente allo stato di belligeranza tra i due Paesi, in atto dalla Guerra dei Trent’Anni e che, per un disguido, alla Pace di Westfalia non era stato siglato; le due nazioni pertanto risultavano formalmente ancora in guerra. Un’altra versione menziona invece le Guerre Napoleoniche come sfondo della presunta vicenda.

Al di là delle leggende, la repubblica parlamentare di San Marino vive una realtà parallela alla nazione da cui è circondata, da cui si discosta in tutto e per tutto, tanto da diventare un modello da tener presente o quanto meno da ammirare e dove il principio del “Nemini teneri” possa sempre trovare la sua roccaforte sul Monte Titano.

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Giorgia Campo

Laureata in "Scienze della Comunicazione" e iscritta al secondo anno della Laurea Magistrale in “Organizzazione e Marketing per la Comunicazione d’impresa” presso La Sapienza Università di Roma. Amo viaggiare e conoscere nuove culture. Mi piacerebbe fare l'organizzatrice di eventi.

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