La leggenda del ponte del diavolo

Poco prima di Lucca, nei pressi di Borgo Mozzano, esiste un ponte detto: ponte del diavolo.

Franco arrivato nei pressi del capoluogo toscano si trova a dover attraversare il fiume Serchio per continuare il vagabondaggio. L’unico modo per oltrepassare il corso d’acqua è quello di percorrere uno strano ponte, con una forma molto curiosa. Di solito un ponte è costruito in modo simmetrico rispetto al fiume che sovrasta. L’arcata principale  in genere viene posta al centro del letto del corso d’acqua. per questo ponte non è affatto così.

Il ponte del diavolo ha una forma del tutto asimmetrica, l’arcata principale si trova spostata verso una sponda del fiume. Questa anomalia genera una una pendenza che crea da un lato una lunga salita e dall’altro una breve ma molto inclinata discesa.

Ponte del diavolo di Lucca

Scorcio del ponte del diavolo

La forma strana spinge Franco ad informarsi sulla storia di questo strano ponte del diavolo.

Si trova a parlare così con degli abitanti di Borgo Mozzano e scopre che il nome di questo ponte viene da una leggenda molto sinistra. Si narra che il capo-carpentiere incaricato di costruire il ponte era molto preoccupato del fatto che i tempi di costruzione dell’opera si stavano enormemente allungando. Una sera, preso dalla disperazione più totale, si recò sul ponte non ancora terminato a pensare e in quel luogo gli si presentò davanti il diavolo con una proposta che non avrebbe potuto rifiutare (forse questa frase è stata detta in un altro contesto). Gli propose di finire il ponte al posto suo e in una sola notte, in cambio, però, voleva che l’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato sarebbe diventata sua. Il capo-carpentiere accettò e il diavolo usando il suo forcone completò l’opera. E così il ponte del diavolo fu terminato.

In un secondo momento, però, si pentì di essere sceso a patti col diavolo e si recò dal parroco per raccontargli l’accaduto. Il parroco, sentita la storia, gli propose di far attraversare per primo il ponte ad un cane. E così fu fatto.

Il diavolo si arrabbiò molto di essere stato beffato e imbufalito si prese il cane e si gettò nel fiume Serchio.

Ancora oggi si racconta che nei pressi del ponte si sentano i guaiti di un cane e altre persone giurano di aver avvistato un cane attraversarlo e poi sparire nel nulla.

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Simone Alberio

Romano di nascita ma con orgogliose origine sicule, studio Organizzazione e Marketing per la comunicazione d'Impresa presso La Sapienza di Roma. Amo la letteratura, l'arte e la musica Blues (Muddy Waters è il mio cantante preferito).