23 maggio, in ricordo della polvere di Capaci

Le risate e gli aneddoti che hanno caratterizzato la giornata di ieri, nella data odierna lasciano spazio a riflessioni più profonde e più importanti; oggi è il 23 maggio e si ricorda Capaci.

Per l’Italia tutta e per Palermo in modo particolare, il 23 maggio rappresenta il ricordo di un lugubre evento che ha segnato la vita dell’intero Paese. Era il 1992, quando a Capaci l’auto del giudice Falcone e della sua scorta furono bersaglio di un attentato mafioso. Una macchia indelebile che riguarda l’Italia intera e non solo la Sicilia. Noi che scriviamo in questo blog e il nostro amico Franco  eravamo piccoli e non sapevamo cosa fosse successo, non capimmo la gravità dell’accaduto, solo in seguito, crescendo, ce ne siamo resi conto.

Strage di Capaci

Le auto del giudice Falcone e della sua scorta dopo l’attentato

Franco che si è trovato nel mezzo della cerimonia di commemorazione è per noi un testimone privilegiato. Ci ha raccontato della presenza di numerosi studenti, di come si sono suddivisi per partecipare agli eventi dislocati nei luoghi simbolo della città. Era inoltre presente la delegazione di studenti americani giunti da New York e Washington e della loro visita all’aula bunker dell’Ucciardone, per assistere al momento istituzionale della manifestazione.

Palermo, il 23 maggio, è sempre piena di persone importanti, di rappresentanti delle istituzioni, dei maggior esponenti della politica italiana. Franco ha riconosciuto tra questi: il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi e il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Riberti.

È presente anche Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della fondazione Falcone. Sempre in prima linea nel sensibilizzare i giovani alla lotta contro la mafia.

A distanza di anni, è importante ricordare questo tragico evento anche a chi il 23 maggio del 1992 non era nemmeno nato. E’ ancora più importante ricordarlo sempre, non solo in questa data commemorativa, ma tutti i giorni e i cittadini siciliani lo sanno meglio di chiunque altro.

Franco non ha l’armonia di sempre, non è allegro e gioviale. Domani ritornerà ad esserlo, ma oggi la mente è impegnata nel ricordare quel tragico 23 maggio, in riferimento alla polvere di Capaci.

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Simone Alberio

Romano di nascita ma con orgogliose origine sicule, studio Organizzazione e Marketing per la comunicazione d'Impresa presso La Sapienza di Roma. Amo la letteratura, l'arte e la musica Blues (Muddy Waters è il mio cantante preferito).