Il Giardino di Ninfa: tra sogno e realtà

Chi ha detto che per trovare un cosiddetto “giardino all’inglese” bisogna andare per forza in Inghilterra?! Avete mai sentito parlare del “Giardino di Ninfa”?

Beh…personalmente io mai! È stata una scoperta davvero sorprendente e, come al solito, ringrazio il buon Franco che questa volta mi ha concesso di fantasticare su una possibile e graziosa gita romantica.

5A28E7170A4C51DCE7AEB8F588C49F3ECome si può bene vedere dall’immagine che ho caricato qui sopra, non è per niente difficile innamorarsi di un posto come questo e se devo dirla tutta, anche Franco si è lasciato andare a commenti (come si direbbe dalle mie parti) un po’ “zuccherini”.

Ma bando alle ciance, è giunto il momento di raccontarvi qualcosa in più su questo magnifico posto.

Il Giardino di Ninfa sorge ai piedi dei monti Lepini nel comune di Cisterna di Latina, precisamente nell’area della ormai scomparsa cittadina medievale di Ninfa (da cui il giardino prende il nome), un’ oasi incontaminata dove molti scrittori come Virginia Woolf, Moravia, Ungaretti e Truman Capote trovarono ispirazione per le loro opere, insomma, un vero e proprio salotto letterario.

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L’antica cittadina ebbe una vita travagliata: spesso contesa da varie casate venne più volte distrutta e ricostruita. Nel 1298 fu acquistata dalla famiglia Caetani ma nel 1300 a causa della malaria fu abbandonata e lasciata al suo degrado.

Solo verso la fine dell’800 i Caetani ritornarono sui possedimenti: bonificarono le paludi, estirparono gran parte delle infestanti che ricoprivano i ruderi, piantarono i primi cipressi, lecci, faggi, rose in gran quantità, e restaurarono alcune rovine, dando vita ad un giardino in stile anglosassone, dall’aspetto romantico.

Oggi il giardino si presenta come una pittoresca rovina caratterizzata da quel che rimane di un castello, di palazzi, di chiese e di campanili medievali, con numerosi ruscelli che formano un laghetto, il tutto abbracciato da una ricca e coloratissima vegetazione che tutti ammalia.

Giardini-di-Ninfa

Insomma, un’esperienza magica a detta di Franco. Una visita da organizzare assolutamente, soprattutto se si è nei paraggi, e preferibilmente nei mesi di aprile e maggio (i più propizi per la fioritura), così da godersi questa poesia nel suo massimo splendore.

 

 

 

 

 

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Alessia Carrano

Laureata in Comunicazione e Marketing. Aspirante Brand Manager e Cantante. Appassionata di Musica e delle sue molteplici forme d'espressione. La buona cucina, i paesaggi mozzafiato, i film emozionanti e i libri avvincenti, sono i piaceri della vita a cui non potrei mai rinunciare.

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