Un libro per amico nella Laguna di S. Teodoro. Attenzione a “sas cogas”!

Un libro per amico nella Laguna di S. Teodoro. Attenzione a “sas cogas”!

Terminata l’escursione tra la natura incantevole del Supramonte, Franco prosegue il suo viaggio. Tra spiagge dorate, mare cristallino, colline e paesaggi paradisiaci dell’isola sarda, accade un imprevisto: la vespa si arresta improvvisamente.

Franco, in preda al panico, tenta di ripararla in tutti i modi, senza ottenere alcun risultato, dato che la benzina è terminata e il distributore più vicino dista venti kilometri.
La sfortuna fa da padrona!
Rassegnato, parcheggia il mezzo, sostando nella Laguna di San Teodoro. Non gli resta che affrontare una giornata in solitudine, come un vero e proprio eremita.

Appare davanti ai suoi occhi uno scenario meraviglioso: un patrimonio biologico di flora e fauna all’interno del quale spiccano i fenicotteri rosa, in gruppo, delineando un panorama quasi surreale.
Resta ad ammirarli da lontano con rispetto ed emozione… un mix di colori, dal rosa intenso all’azzurro dell’acqua limpida.

Fenicotteri rosa - Laguna di San Teodoro (Olbia)

Fenicotteri rosa – Laguna di San Teodoro (Olbia)

Curiosa l’assonanza tra i termini flamingo, con i quali vengono chiamati i fenicotteri rosa in inglese e flamenco… una sorta di evocazione dell’eleganza, del colore seducente di questo animale, della spettacolarità.
Perché i fenicotteri sono rosa? Ecco qui la spiegazione: una volta adulti si nutrono di piccoli molluschi ricchi di un pigmento rosso che una volta assimilato si manifesta nelle piume. Un fenicottero variopinto, riesce di maggior attrazione per il partner.

E’il momento di un libro per amico. Franco, appassionato di miti e leggende di stregoneria, si dedica alla lettura del libro “Il cuore selvatico del ginepro” di Vanessa Roggeri, in cui viene trattato il tema delle streghe-vampiro sarde denominate “cogas”.

Sas "cogas"

Sas “cogas”

La coga era rappresentata dalla settima figlia femmina consecutiva all’interno di una famiglia e in quanto tale… maledetta. Caratteristica principale: la sete vampirica che le streghe sarde assecondano di notte, ma che scompare di giorno, quindi persone comuni con il sole ma padrone di forti poteri mistici col buio. Avevano inoltre il potere di trasformarsi in animali.
La maggior parte delle streghe non erano particolarmente gradevoli esteticamente, al punto che per insultare una fanciulla si usava dire: “Bai! Coga!”.
I neonati non battezzati erano le vittime preferite delle cogas, al punto che le mamme, impaurite, ponevano sotto il letto dove dormiva il piccolo, una falce rivolta verso l’alto, in modo che la strega avrebbe passato tutta la notte a contare i denti della falce, poiché incapace di contare oltre il numero sette, distraendosi ed evitando di fare del male al bambino.
Qualsiasi donna poteva diventare coga attraverso un rituale ben specifico: recarsi in un cimitero di venerdì notte, aprire la tomba di un defunto seppellito di recente ed asportare il grasso del cadavere, mescolandolo con il sangue di una fanciulla vergine e spalmandolo, successivamente, sotto la pianta del proprio piede. Durante la notte sarebbe avvenuta la trasformazione in strega.

Addentriamoci nella lettura. La storia presente nel libro che ha colpito maggiormente Franco è stata quella di una neomamma che mentre svolgeva le faccende di casa sentì degli strani rumori provenienti dalla stanza del piccolo. Entrata in camera vide una scena inquietante: un enorme gatto poggiato sul corpo del figlioletto. Capì che si trattava di una coga e con un bastone colpì l’animale mentre scappava, rompendogli una zampa. Il giorno dopo andò a trovare sua suocera e… udite, udite… vide che aveva un braccio rotto. Che dire… una strana coincidenza…

Per concludere la giornata in bellezza, il nostro viaggiatore decide di dedicarsi allo sport e al divertimento. Nella zona di San Teodoro uno degli sport più praticati è il kitesurf, nato come variante del surf, consiste nel farsi trainare da un aquilone che usa il vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una barra di controllo, collegata al kite da sottili cavi. Questa parte della Sardegna è un luogo gettonato data l’esposizione della costa rispetto alla rosa dei venti. Le tavole a vela sono lo sport ideale perchè sospinte dai venti dominanti quali maestrale e scirocco, in cui si possono caricare onde anche di due metri per salti spettacolari e manovre complesse. Anche se con minor frequenza, quando la costa è colpita dalla tramontana o dal grecale si va a generare un tipo di frangente particolarmente lungo, adatto al surf da onda. Stiamo parlando nello specifico di due spiagge: La Cinta e Cala Brandinchi. Inoltre, sono presenti da qualche anno delle kite zone autorizzate dall’Area Marina Protetta, dove appassionati ed esperti maestri, condivideranno l’esperienza della tavola in piena sicurezza.

Kitesurf - La Cinta -           San Teodoro.

Kitesurf – La Cinta – San Teodoro.

Se anche voi siete a conoscenza di curiosità, miti, leggende o sport particolari della Sardegna… fatevi avanti e non esitate a condividerle con noi!

 

 

 

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Valeria De Paolis

Ciao! Mi chiamo Valeria, sono laureata in “Scienze e tecnologie della Comunicazione” ed attualmente iscritta al secondo anno del corso di Laurea Magistrale in “Organizzazione e Marketing per la Comunicazione d’impresa” presso La Sapienza Università di Roma. Amo quello che studio. Aspirante social media manager e fashion-victim dalla nascita!
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Informazioni su Valeria De Paolis

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2 pensieri su “Un libro per amico nella Laguna di S. Teodoro. Attenzione a “sas cogas”!

    • Un’isola inaspettata… ricca di storia, tradizioni inaspettate e soprattutto cultura demonologica a 360°…

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